Paralisi del nervo oculomotore

La paralisi oculomotoria può insorgere come risultato di una serie di condizioni diverse. Le paralisi non traumatiche del nervo oculomotore risparmiatore della pupilla sono spesso indicate come “terzo medico”, mentre quelle che interessano la pupilla sono note come “terzo chirurgico”.

Paralisi oculomotoria congenitaModifica

le origini della stragrande maggioranza delle paralisi oculomotorie congenite sono sconosciute o idiopatiche per usare il termine medico. Ci sono alcune prove di una tendenza familiare alla condizione, in particolare a una paralisi parziale che coinvolge la divisione superiore del nervo con eredità autosomica recessiva. La condizione può anche derivare da aplasia o ipoplasia di uno o più muscoli forniti dal nervo oculomotore. Può anche verificarsi come conseguenza di un grave trauma alla nascita.

Paralisi oculomotoria acquisita Modifica

  1. Disturbi vascolari come diabete, malattie cardiache, aterosclerosi e aneurisma, in particolare della comunicazione posteriore arteria
  2. Spazio che occupa lesioni o tumori, sia maligni che non maligni
  3. Infiammazione e infezione
  4. Trauma
  5. Malattia demielinizzante (sclerosi multipla )
  6. Disturbi autoimmuni come la miastenia grave
  7. Post-operatorio come complicanza della neurochirurgia
  8. Trombosi del seno cavernoso

Lictus ischemico colpisce selettivamente le fibre somatiche rispetto alle fibre parasimpatiche, mentre lictus traumatico colpisce entrambi i tipi in modo più equo. Lictus ischemico colpisce il vasoneurio che inizia a fornire il nervo dallesterno verso linterno. Poiché le fibre somatiche si trovano nella parte interna del nervo, queste fibre sono maggiormente influenzate nel contesto dellischemia. Un meccanismo simile è accurato anche per il diabete. Pertanto, mentre quasi tutte le forme (“terzo medico” e “terzo chirurgico”) provocano ptosi e ridotta mobilità dellocchio, le anomalie pupillari sono più comunemente associate al trauma e al “terzo chirurgico” che allischemia, cioè il “terzo medico” Per chiarire ulteriormente, classicamente un aneurisma dellarteria comunicante posteriore causerà la compressione dellintero terzo nervo e quindi impedirà QUALSIASI conduzione del segnale nervoso, influenzando così il sistema somatico e anche quello autonomo. La compressione delle fibre autonome esterne rende la pupilla non reattiva e quindi porta alla paralisi chirurgica del terzo nervo.

La paralisi oculomotoria può essere ad esordio acuto per ore con sintomi di mal di testa se associata al diabete mellito. La neuropatia diabetica del nervo oculomotore nella maggior parte dei casi non colpisce la pupilla. Si ritiene che il risparmio della pupilla sia associato alla microfascicolazione delle fibre che controllano la funzione pupillomotoria localizzata allestremità delle fibre del nervo occulomotore; queste fibre vengono risparmiate perché sono più esterne e quindi meno soggette a danni ischemici rispetto alle fibre più interne.

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