Iris sta dietro la Giunone seduta (a destra) in un affresco di Pompei
Messaggero degli deiModifica
In alcuni dischi Iris è una gemella fraterna della titanessa Arke (arco), che volò fuori dalla compagnia degli dei dellOlimpo per unirsi ai Titani come loro dea messaggera durante la Titanomachia, rendendo le due sorelle divinità messaggere nemiche. Si diceva che Iris avesse le ali dorate, mentre Arke ne aveva di iridescenti. Si dice anche che viaggi sullarcobaleno mentre trasporta i messaggi degli dei ai mortali. Durante la Guerra dei Titani, Zeus strappò le ali iridescenti di Arke da lei e le diede in dono alla Nereide Teti al suo matrimonio, che a sua volta le diede a suo figlio, Achille, che le indossava ai suoi piedi. Achille a volte era conosciuto come podarkes (piedi come Arke). Podarces era anche il nome originale di Priamo, re di Troia.
Iris è spesso menzionata come messaggera divina nellIliade, attribuita a Omero. tuttavia, compaiono nellOdissea, dove il suo ruolo è invece ricoperto da Hermes. Come Hermes, Iris porta un caduceo o un bastone alato. Per comando di Zeus, il re degli dei, trasporta una brocca dacqua dal fiume Stige, con che mette a dormire tutti coloro che falsano se stessi. Nel libro XXIII, consegna la preghiera di Achille a Borea e Zefiro per accendere la pira funeraria di Patroclo.
Iris appare anche più volte nellEneide di Virgilio, di solito come agente di Giunone. Nel libro 4, Giunone la invia a strappare una ciocca di capelli dalla testa della regina Didone, che lei può morire ed entrare nellAde. Nel libro 5, Iris, avendo assunto le sembianze di una donna troiana, incita le altre madri troiane ad appiccare il fuoco a quattro navi di Enea per impedire loro di lasciare la Sicilia.
Secondo il Il poeta romano Ovidio, dopo che Romolo fu divinizzato come il dio Quirino, sua moglie Hersilia supplicò gli dei di lasciarla diventare anche lei immortale in modo che potesse essere di nuovo con suo marito. Giunone ascoltò la sua supplica e inviò Iris da lei. Iris toccò con un solo dito Hersilia e la trasformò in una dea immortale. Hersilia volò sullOlimpo, dove divenne una delle Horae e le fu permesso di vivere per sempre con suo marito.
Altri mitiModifica
Secondo l “Inno omerico ad Apollo”, quando Leto era in travaglio prima di dare alla luce Apollo e la sua sorella gemella Artemide, tutte le dee erano presenti tranne due, Era e Ilithyia, la dea del parto. il nono giorno del suo lavoro, Leto disse a Iris di corrompere Ilithyia e chiedere il suo aiuto nel dare b irth ai suoi figli, senza permettere a Hera di scoprirlo.
Secondo Apollonius Rhodius, Iris ha respinto gli argonauti Zetes e Calais, che avevano inseguito le arpie verso le Strophades (“Isole di Turning”). I fratelli avevano scacciato i mostri dal loro tormento del profeta Fineo, ma non li uccisero su richiesta di Iride, la quale promise che Fineo non sarebbe stato più infastidito dalle Arpie.
In Euripide “gioco Eracle, Iris appare al fianco di Lyssa, maledicendo Eracle con un impeto di follia in cui uccide i suoi tre figli e sua moglie Megara.