Grande balzo in avanti

Impatto sul governo Modifica

Vedi anche: Conferenza dei settemila quadri

Funzionari sono stati perseguiti per esagerazione dati sulla produzione, anche se le pene variavano. In un caso, un segretario provinciale del partito è stato licenziato e gli è stato proibito di ricoprire cariche superiori. Un certo numero di funzionari a livello di contea furono processati e giustiziati pubblicamente.

Mao si dimise dalla carica di Presidente di Stato della RPC il 27 aprile 1959, ma rimase Presidente del PCC. Liu Shaoqi (il nuovo presidente della RPC) e il riformista Deng Xiaoping (segretario generale del PCC) sono stati incaricati di cambiare politica per portare la ripresa economica. La politica del Grande Balzo in avanti di Mao è stata apertamente criticata alla conferenza del partito di Lushan. La critica è stata guidata dal ministro della Difesa nazionale Peng Dehuai, che, inizialmente turbato dal potenziale effetto negativo del Grande Balzo sulla modernizzazione delle forze armate, ha anche ammonito senza nome membri del partito per aver tentato di “entrare nel comunismo in un solo passo”. Dopo la resa dei conti di Lushan, Mao ha sostituito Peng con Lin Biao.

Tuttavia, nel 1962, era chiaro che il partito si era allontanato dallestremista ideologia che ha portato al Grande Balzo. Durante il 1962, il partito ha tenuto una serie di conferenze e riabilitato la maggior parte dei compagni deposti che avevano criticato Mao allindomani del Grande Balzo. Levento è stato nuovamente discusso, con molta autocritica, e il governo contemporaneo lo definì un “serio per il nostro paese e il nostro popolo” e incolpò il culto della personalità di Mao.

In particolare, alla Conferenza dei Settemila Quadri nel gennaio-febbraio 1962, Mao si critiche e ri-aff confermò il suo impegno per il centralismo democratico. Negli anni che seguirono, Mao si astenne per lo più dalle operazioni del governo, rendendo la politica in gran parte dominio di Liu Shaoqi e Deng Xiaoping. Lideologia maoista passò in secondo piano nel Partito Comunista, fino a quando Mao non lanciò la Rivoluzione Culturale nel 1966 che segnò il ritorno politico di Mao.

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