Concilio Vaticano II, chiamato anche Vaticano II, (1962-1965), 21 ° concilio ecumenico della Chiesa cattolica romana, annunciato da Papa Giovanni XXIII il 25 gennaio 1959, come mezzo di rinnovamento spirituale per la Chiesa e come occasione per i cristiani separati da Roma di unirsi alla ricerca dellunità dei cristiani. Le commissioni preparatorie nominate dal papa hanno preparato un ordine del giorno e prodotto bozze (schemi) di decreti su vari argomenti. Aprendo il concilio l11 ottobre 1962, il papa consigliò ai padri conciliari di cercare di soddisfare le esigenze pastorali della chiesa. Quelli convocati al consiglio includevano tutti i vescovi cattolici e alcuni altri dignitari della chiesa. Alle sessioni del consiglio sono stati invitati, ma senza diritto di voto, alcuni osservatori delle principali chiese e comunità cristiane separate da Roma e un certo numero di cattolici chiamati auditor.
Il lavoro delle commissioni preparatorie era stato svolto da membri della Curia (la burocrazia papale); una volta aperto il concilio, tuttavia, alle commissioni si aggiunsero padri conciliari provenienti da diverse parti del mondo. I decreti riveduti nati dalle discussioni del consiglio e dal lavoro delle commissioni allargate tendevano ad avere un punto di vista più progressista. I lavori del concilio continuarono sotto il successore di papa Giovanni, Paolo VI, e le sessioni furono convocate ogni autunno fino al completamento dei lavori del concilio l8 dicembre 1965. Sedici documenti furono emanati dai padri conciliari.
La “Costituzione dogmatica sulla Chiesa” riflette il tentativo dei padri conciliari di utilizzare termini biblici piuttosto che categorie giuridiche per descrivere la chiesa. Il trattamento della struttura gerarchica della chiesa controbilancia in qualche modo lenfasi monarchica dellinsegnamento del Concilio Vaticano I sulla pontificio dando peso al ruolo dei vescovi. Linsegnamento della costituzione sulla natura dei laici (quelli che non sono dellordine sacro) intendeva fornire le basi per la chiamata dei laici alla santità e alla partecipazione alla vocazione missionaria della chiesa. Descrivendo la chiesa come il popolo di Dio, un popolo pellegrino, i padri conciliari hanno fornito la giustificazione teologica per cambiare la posizione difensiva e inflessibile e che aveva caratterizzato gran parte del pensiero e della pratica cattolica sin dalla Riforma protestante.
La “Costituzione dogmatica sulla rivelazione divina” tenta di mettere in relazione il ruolo della Scrittura e della tradizione (linsegnamento postbiblico della chiesa) con il loro comune origine nella Parola di Dio che è stata affidata alla chiesa. Il documento afferma il valore della Scrittura per la salvezza pur mantenendo un atteggiamento aperto verso lo studio accademico della Bibbia.
La “Costituzione sulla Sacra Liturgia” stabilisce il principio di una maggiore partecipazione dei laici alla celebrazione della messa e autorizza modifiche significative nei testi, nelle forme e nel linguaggio utilizzato nella celebrazione della messa e amministrazione dei sacramenti.
La “Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo di oggi” riconosce i profondi cambiamenti che lumanità sta vivendo e tenta di mettere in relazione il concetto di Chiesa di sé e di rivelazione con i bisogni ei valori della cultura contemporanea.
Il concilio ha anche promulgato decreti (documenti su questioni pratiche) sui doveri pastorali dei vescovi, lecumenismo, le chiese di rito orientale, il ministero e la vita dei sacerdoti, leducazione per il sacerdozio, la vita religiosa, lattività missionaria della chiesa, lapostolato dei laici e i mezzi di comunicazione sociale. Inoltre, sono state prodotte dichiarazioni (documenti su questioni particolari) sulla libertà religiosa, sullatteggiamento della Chiesa verso le religioni non cristiane e sulleducazione cristiana. Questi documenti riflettevano il rinnovamento in varie aree della vita ecclesiale iniziata decenni prima di Papa Giovanni: apostolato biblico, ecumenico, liturgico e laicale. Limpulso dei documenti e delle deliberazioni del consiglio in generale, allinizio degli anni 70, era stato sentito in quasi tutti i settori della vita della chiesa e aveva messo in moto molti cambiamenti che potrebbero non essere stati previsti dai padri conciliari.