È noto che le balene (Balaena mysticetus), abitanti dei mari artici, vivono più di 200 anni, ma mostrano pochi segni delletà disturbi che affliggono altri animali, inclusi gli esseri umani. Persino il parente più prossimo del cetaceo, la balenottera minore, molto più piccola, vive solo 50 anni. Ciò suggerisce che le balene più grandi (che hanno più di 1000 volte più cellule degli umani) hanno sviluppato alcuni speciali meccanismi naturali che le proteggono dal cancro e dallinvecchiamento. Ora, nel tentativo di scoprire i segreti della longevità degli enormi cetacei, un team di scienziati ha mappato il genoma della testa di arco. Questa è la prima volta che viene sequenziato il genoma di un grande cetaceo. I ricercatori hanno confrontato il genoma della balena con quello di nove mammiferi, inclusi altri cetacei, mucche, ratti e umani, riferiscono oggi online su Cell Reports. La loro analisi comparativa ha scoperto mutazioni in due geni, uno che si ritiene conferisca resistenza al cancro ed è anche collegato allinvecchiamento e alla riparazione del DNA; laltro è coinvolto solo nella riparazione del DNA. Gli scienziati intendono poi inserire questi geni nei topi di laboratorio per vedere se aumentano la loro longevità e resistenza alle malattie.